La quercia da sughero predilige nettamente i suoli acidi, rifuggendo dai suoli con calcio attivo nella soluzione circolante. Vegeta anche anche sulle terre rosse mediterranee ma solo se sono decalcificate, a reazione non alcalina. In Italia la troviamo su: suoli derivanti da graniti e scisti cristallini, come in Sardegna e Calabria; terre rosse decalcificate derivanti da calcari del secondario, come nell'Agro Pontino; terreni e sabbie alluvionali del quaternario, come nella Maremma toscana e in Sicilia. Nel sottobosco delle sugherete naturaliformi si ritrovano le specie di macchia che prediligono i medesimi tipi di suoli: le eriche, il corbezzolo, i cisti, ecc.
La sughera è specie che ama la luce (eliofila), che quindi necessità di spazi semi-aperti per potersi rinnovare. In condizioni di semi-naturalità, il sottobosco di specie arbustive che fa da corredo alla sughereta non rappresenta di solito un ostacolo alla rinnovazione della quercia. Il passaggio di fuoco radente, che riduce la densità del sottobosco, può creare condizioni di favore per la rinnovazione della quercia.