Non c'è spazio per nostalgie in questi casi, per posizioni 'fissiste' con difese anacronistiche di paesaggi tradizionali. Prevale il dinamismo della società, il legittimo interesse economico dei proprietari, prevalgono le richieste del mercato connaturate nel nostro modello di sviluppo.
Tutt'al più, si potrebbe suggerire di mantenere qualche mosaicatura territoriale, con appositi fondi di compensazione agli agricoltori. Tutt'al più, potrebbe spiacere il fatto che da marzo a metà Ottobre i frutteti vadano incontro a una trentina di trattamenti con pesticidi, che includono fungicidi (boscalide, captano, ecc.), erbicidi (glifosato), acaricidi (bromopropilato), insetticidi (clorfirifos etile, piretrina, ecc.) con intensità massima (ed esposizione dei residenti) fra maggio e giugno. Per fare le mele sane, belle e gustose, come si reclamizza. E poi, supplementando la dieta dei residenti con il miele, la genotossicità dei pesticidi pare attenuarsi [1]. Per gli effetti restanti, chissà...
[1] Alleva, R. et al. (2016). Organic honey supplementation reverses pesticide-induced genotoxicity by modulating DNA damage response. Mol. Nutr. Food Res. 60: 2243-2255.