Val di Stavel, Comune di Vermiglio (Trento, v. mappa in basso), versante settentrionale della Presanella, dal rifugio Denza (3564 m). Il suo ghiacciaio si sta da tempo ritirando e i larici sono protagonisti di  una evidente e interessante espansione verso l'alto: un esempio di successione primaria  (foto di Marco Borghetti, luglio 2020). Scorrere per il fotoracconto.

Il medesimo versante della Presanella nell'agosto del 1979, dal Rifugio Denza: evidente il ritiro del ghiaccio (foto di Marco Borghetti).

Val di Stavel. Espansione di comunità pioniere di larice nel corso della successione primaria sui cordoni morenici formati dal ghiacciaio della Presanella. Si notano colonizzazioni avvenute in tempi successivi (foto di Marco Borghetti, luglio 2020).

Val di Stavel. Le popolazioni di larice di più recente insediamento sulla morena (foto di  Marco Borghetti, luglio 2020).

Il ritiro del ghiacciaio e i lariceti pionieri


ll ritiro dei ghiacciai, in atto da diversi decenni sulle Alpi, offre occasioni per il fenomeno della successione primaria: la graduale costituzione di una comunità vivente in luoghi precedentemente privi di suolo, di sostanza organica e di vegetazione. In seguito allo scioglimento dei ghiacciai si rendono disponibili per la successione primaria le morene, i detriti rocciosi trasportati verso valle dal movimento del ghiacciaio.

La successione inizia con i licheni, associazioni di funghi e alghe che crescono direttamente sulle rocce liberate dal ghiaccio. I licheni producono sostanze acide in grado di disgregare la roccia [1], creando piccole fratture che si riempiono di polvere e sostanza organica derivante da deiezioni animali: una prima forma di suolo. Possono poi seguire comunità con muschi, felci e con le prime erbe. Con lo sviluppo delle radici si forma sempre più suolo. Arrivano quindi gli arbusti e poi i primi alberi, quelli adatti a svilupparsi in ambienti aperti: sono queste le comunità arboree pioniere.

Il tempo passato dallo scioglimento dei ghiaccio, le caratteristiche topografiche e i fenomeni di disturbo (valanghe, smottamenti) sono i principali fattori che determinano le dinamiche della successione primaria. In alcuni casi la successione può avvenire in tempi relativamente rapidi. Alcune osservazioni, condotte su morene liberate dai ghiacci nelle Alpi svizzere, mostrano che già dopo dieci anni dal ritiro del ghiacciaio si possono formare comunità erbacee relativamente stabili, dominate dall'acetosa di montagna (Oxyria digyna (L.) Hill) e che dopo quindici anni incomincia a comparire il larice (Larix decidua Mill.), cui frequentemente si associa il pino cembro (Pinus cembra L.) [2]. La successione primaria è comunque un processo complesso che spesso non si sviluppa in modo lineare. Ad esempio, assumono importanza, per lo sviluppo del suolo e l'accumulo di sostanza organica, le interazioni fra le diverse specie, ma queste possono variare nel corso del tempo, passando da interazioni facilitanti a relazioni di antagonismo, con effetti sulla dinamica temporale della successione [3].

Il larice ha una grande capacità di diffondersi a notevole distanza via seme: in uno studio sulla successione primaria fatto in aree liberate dai ghiacci sulle Alpi, semenzali di larice sono stati trovati a una quota di 300 m superiore e a distanza di 1.5 km dal più vicino larice adulto in grado di disseminare [4].

Questi fenomeni di colonizzazione arborea sono oggetto di studio da parte dei genetisti di popolazione,  interessati a capire se durante l'espansione della popolazione si possa determinare un impoverimento genetico, dovuto al basso numero di individui in grado di riprodursi e diffondersi. Una piccola popolazione che si origina da una più grande potrebbe non essere geneticamente rappresentativa di quella da cui proviene, ma solo di alcuni individui che si disperdono, venendo così a costituire un pool genico differenziato (il fenomeno è noto come 'effetto del fondatore'). In alcuni lavori condotti su popolazioni di larice derivanti da successione primaria è stato però visto che l'intenso rimescolamento genico dovuto ai meccanismi riproduttivi della specie (impollinazione, dispersione del seme) tendono a prevalere sull'effetto del fondatore. Ciò consente il mantenimento della diversità genetica delle popolazioni pioniere di larice che si espandono verso l'alto in seguito al ritiro del ghiacciaio [5]


[1]  Chen J. et al. (2000). Weathering of rocks induced by lichen colonization - a review. Catena 39: 121-146.

[2] Burga C.A. et al. (2010). Plant succession and soil development on the foreland of the Morteratsch glacier (Pontresina, Switzerland): Straight forward or chaotic? Flora 205: 561-576.

[3] Mengya Song et al. (2019). Increasing soil age drives shifts in plant-plant interactions from positive to negative and affects primary succession dynamics in a subalpine glacier forefield. Geoderma 353:  435-448.

[4] Fickert T. et al. (2018). High-speed colonization of bare ground - Permanent plot studies on primary succession of plants in recently deglaciated glacier forelands. Land Degradion and Development 29: 2668-2680. 

[5] Nardin, M. et al. (2015). Genetic differentiation of European larch along an altitudinal gradient in the French Alps. Annals of Forest Science 72: 517–527.